
Mastopessi a Roma: quando e perché sollevare il seno cadente
La mastopessi, o lifting del seno, è l’intervento di chirurgia plastica che ridona tono, forma e posizione giovanile al seno cadente. Il Dott. Aurelio M. Cardaci, chirurgo plastico specializzato a Roma, esegue mastopessi con tecniche innovative che minimizzano le cicatrici e massimizzano i risultati estetici.
Quando diventa necessaria una mastopessi?
L’indicazione principale ad una mastopessi è la ptosi mammaria (caduta del seno). Questo fenomeno può essere:
Congenito: visibile già dall’adolescenza dopo lo sviluppo mammario, con seno che sin da giovane tende a scendere verso il basso.
Acquisito: interessa la popolazione adulta dopo gravidanza/allattamento, perdita di peso importante, invecchiamento o menopausa.
Dopo la menopausa, le mammelle perdono lo stimolo ormonale e la componente ghiandolare va gradualmente incontro ad atrofia. Prevale quindi la componente adiposa, da cui dipende l’appiattimento del polo superiore e lo scivolamento dei tessuti molli in basso verso il torace.
Come si misura la ptosi mammaria?
Il Dott. Cardaci valuta il grado di ptosi mammaria misurando la distanza giugulo-capezzolo (dalla base del collo al capezzolo):
- Seno giovane e tonico: 19-21 cm
- Ptosi lieve: 21-23 cm
- Ptosi moderata: 23-25 cm
- Ptosi grave: oltre 25 cm, con capezzoli rivolti verso il basso
Maggiore è la distanza giugulo-capezzolo, più grave sarà la condizione di ptosi mammaria. Nei casi estremi, i capezzoli sono rivolti verso il basso e sono richieste procedure ricostruttive più complesse.
Mastopessi o mastoplastica additiva? Quale scegliere
Ptosi minima: può essere risolutiva una semplice mastoplastica additiva. Con l’impianto di una protesi adatta per forma, volume e proiezione, si può mettere in tensione la cute rilassata donando al seno un aspetto pieno e giovanile senza rimuovere pelle.
Ptosi moderata o grave: è necessaria la mastopessi. Lo scopo è ripristinare la posizione alta del complesso areola-capezzolo (che verrà anche ridotto in diametro se necessario) e donare nuovo volume e proiezione al polo superiore della mammella, che nel complesso apparirà più tonica e proporzionata.
Mastopessi con protesi: qualora i tessuti presenti non fossero sufficienti a donare una forma conica valida alle mammelle, sarà indicato l’impianto di protesi contestuale alla mastopessi per garantire volume e proiezione adeguati.
Tecniche di mastopessi: quali cicatrici restano?
Le cicatrici residue dipendono dalla gravità della condizione iniziale: maggiore la ptosi, più lunghe le cicatrici. Il Dott. Cardaci utilizza tecniche che minimizzano le cicatrici garantendo risultati naturali e duraturi:
Mastopessi periareolare (cicatrice minima):
- Ptosi lieve (< 2 cm)
- Cicatrice solo intorno all’areola
- Ideale per riduzione areola e lifting minimo
- Mastopessi verticale (cicatrice T-invertita):
- Ptosi moderata
- Cicatrice periareolare + verticale dal capezzolo al solco sottomammario
- Permette sollevamento e modellamento significativo
- La cicatrice verticale serve per dare trazione ai due pilastri della mammella e chiuderla per donare la giusta proiezione
Mastopessi a T invertita (cicatrice completa):
- Ptosi grave (distanza capezzolo-solco > 7-8 cm)
- Cicatrice periareolare + verticale + orizzontale nel solco sottomammario
- Necessaria per rimuovere cute dal polo inferiore
- Massimo controllo sulla forma finale
Le cicatrici, nella stragrande maggioranza dei casi, diventano quasi impercettibili nel corso di 6-9 mesi grazie alla meticolosa tecnica di sutura intradermica del Dott. Cardaci.
L’intervento di mastopessi: come si svolge
L’intervento di mastopessi viene eseguito in day hospital o con ricovero di una notte:
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Anestesia generale con monitoraggio anestesiologico completo
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Durata: 2-3 ore a seconda della tecnica utilizzata
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Marcatura pre-operatoria: disegno in piedi della nuova posizione del capezzolo e delle linee di incisione
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Rimozione cute in eccesso: asportazione della pelle rilassata secondo il pattern scelto
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Rimodellamento ghiandola: riposizionamento e ancoraggio interno della ghiandola mammaria per proiezione e tono
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Riposizionamento complesso areola-capezzolo: trasferimento in posizione alta e simmetrica
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Riduzione areola: se dilatata, riduzione a 38-42 mm di diametro
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Sutura intradermica: chiusura meticolosa con punti riassorbibili per cicatrici sottili
Mastopessi con protesi: quando serve
Molte pazienti che richiedono una mastopessi presentano anche uno svuotamento importante della mammella, con perdita di volume dopo gravidanza/allattamento o dimagrimento. In questi casi, la sola mastopessi non è sufficiente a donare un seno pieno e tonico.
Il Dott. Cardaci consiglia l’impianto di protesi mammarie contestuale alla mastopessi per:
- Ripristinare volume perduto al polo superiore
- Ottenere proiezione adeguata
- Garantire forma conica e naturale
- Risultato più duraturo nel tempo
Le protesi vengono posizionate sottoghiandolari o sottomuscolo a seconda dell’anatomia della paziente e della qualità dei tessuti.
Recupero post-operatorio
- Dimissione: day hospital o 1 notte di ricovero
- Dolore: moderato, gestito con analgesici
- Reggiseno chirurgico: da indossare 24/7 per 4-6 settimane
- Drenaggi: rimossi dopo 24-48 ore
- Doccia: dopo rimozione drenaggi
- Ripresa attività leggere: 5-7 giorni
- Ripresa sport: 4-6 settimane
- Risultato finale: visibile dopo 3-6 mesi con completo assestamento
Durata dei risultati
I risultati della mastopessi sono duraturi ma non permanenti. Fattori che influenzano la durata:
- Mantenimento peso stabile: variazioni di peso importanti possono compromettere il risultato
- Gravidanze future: consigliabile eseguire l’intervento dopo aver completato progetti di maternità
- Invecchiamento naturale: i tessuti continuano ad invecchiare ma partendo da una base ringiovanita
- Qualità cutanea: pelle elastica mantiene meglio il risultato
Con protesi contestuali, la durata dei risultati aumenta significativamente grazie al supporto interno fornito dall’impianto.
Perché scegliere il Dott. Cardaci per la mastopessi a Roma
Il Dott. Aurelio M. Cardaci è chirurgo plastico specializzato con:
- Formazione internazionale: fellowship a Tokyo e Parigi in chirurgia mammaria ricostruttiva ed estetica
- Esperienza ventennale: migliaia di interventi al seno eseguiti
- Tecniche mini-invasive: minimizzazione cicatrici con suture intradermiche
- Approccio personalizzato: valutazione anatomica individuale e scelta tecnica su misura
- Follow-up dedicato: controlli post-operatori ravvicinati fino a risultato definitivo
Prenota un consulto
Per valutare la tua candidabilità alla mastopessi e scoprire la tecnica più adatta al tuo caso, prenota una visita con il Dott. Cardaci presso lo studio di Roma in via Tommaso Gulli 3.
Durante il consulto riceverai:
- Valutazione clinica completa con misurazione distanza giugulo-capezzolo
- Discussione sulle aspettative e obiettivi
- Presentazione tecnica chirurgica consigliata e tipo di cicatrici
- Valutazione necessità protesi contestuali
- Piano chirurgico personalizzato con preventivo dettagliato